Tagliando spese per i trattamenti di pensione provvisoria per il personale in ausiliaria e quelle per la rappresentanza militare il Ministro della difesa Guido Crosetto sarebbe in grado di aiutare concretamente oltre 400mila famiglie monoreddito a pagare le insostenibili bollette per l’energia elettrica e il gas per i prossimi due anni con un contributo di 1000 euro/anno a famiglia.”
Lo dichiarano Luca Marco Comellini, Segretario politico del Partito per la tutela dei Militari e Giuseppe De Finis Segretario Generale della Federazione Lavoratori Militari, in relazione alle notizie di stampa sulle difficoltà del Governo guidato dalla neo premier Giorgia Meloni per mettere in campo concreti aiuti economici per famiglie e imprese colpite dagli aumenti dell’energia elettrica e il gas.
“La categoria dell’ausiliaria comprende il personale militare che a seguito della cessazione dal servizio per il raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito ha manifestato la propria disponibilità a prestare servizio nell’ambito del comune o della provincia di residenza, ovvero presso l’amministrazione di appartenenza o altra amministrazione. A fronte di questa disponibilità il Ministero della Difesa corrisponde all’interessato, oltre al normale trattamento di pensione, una indennità pari al 50% della differenza retributiva tra il trattamento di pensione maturato e lo stipendio percepito dal parigrado in servizio.
Nonostante i molteplici tentativi messi in atto dai governi passati per utilizzare il personale in ausiliaria al fine di sopperire alle carenze di organico delle pubbliche amministrazioni gli effettivi richiami in servizio hanno riguardato poche decine di militari con una spesa, nel 2022, di circa 469 milioni di euro, mentre nel biennio 2023-2024 il costo per la c.d. ausiliaria sarà di circa 943 milioni di euro. Una spesa inutile che va cancellata.
A seguito dell’entrata in vigore della legge 28 aprile 2022, n. 46, sui sindacati militari, l’altra spesa assolutamente inutile che il neo Ministro Crosetto, in linea con la posizione espressa nel corso della rubrica “Cittadini in divisa” di Radio Radicale del 4 luglio 2011, dovrebbe provvedere ad eliminare fin da subito è proprio quella per il funzionamento dei Consigli della Rappresentanza militare (Cocer, Coir e Cobar) che tra costi per le indennità di missione del personale militare e per il funzionamento degli uffici di supporto ammonta a circa 40 milioni di euro/anno.
Mantenere in vita gli inutili Consigli della Rappresentanza militare oltre il termine dell’ennesima proroga imposta dal governo Draghi, fissato 31 dicembre prossimo, e tenere fermi al palo i sindacati militari oltre a non trovare alcuna giustificazione normativa potrebbe dare luogo a un consistente danno erariale senza considerare che nel recente passato proprio alcuni membri del Cocer sono stati condannati dal Tribunale Militare per truffa aggravata e continuata in relazione alle spese di viaggio per le trasferte effettuate.
In un momento critico per la vita di milioni di cittadini italiani, militari compresi, che si ritrovano a dover scegliere se pagare una bolletta della luce o del gas oppure se mettere un piatto di pasta a tavola, il Ministro Crosetto, eliminando le spese per l’ausiliaria e la rappresentanza militare potrebbe contribuire in modo concreto ad aiutare oltre 500mila famiglie monoreddito a pagare le bollette per i consumi di energia elettrica e gas per i prossimi due anni.”
Partito per la tutela dei diritti dei militari -PDM
Federazione Lavoratori Militari (FLM)