Capo Teulada, Comellini: nessun responsabile per il disastro ambientale ma la vicenda giudiziaria non è ancora conclusa, il 25 novembre il GIP deciderà sulla richiesta di archiviazione dei reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose.

Ieri il Tribunale di Cagliari ha deciso che per il disastro ambientale accertato dalla procura nella zona delta poligono di Capo Teulada non ci sono responsabili. Rispettiamo la decisione del giudice ma attendiamo di leggerne le motivazioni perché ci sembra illogico, difronte alle evidenze emerse nel corso delle indagini, che il danno permanente causato nella vasta area interessata dalle esercitazioni militari possa restare impunito.

Il Partito per la tutela dei diritti dei militari (PDM) non è stato ammesso quale parte civile nel processo per disastro ambientale conclusosi ancora prima di iniziare ma è, insieme al Sindacato dei Militari, persona offesa nell’altro procedimento penale avviato dalla Procura cagliaritana nel 2019 per il quale il Pubblico Ministero Emanuele Secci ha formulato richiesta di archiviazione nei confronti dei medesimi generali dell’esercito, Giuseppe Valotto, Danilo Errico, Domenico Rossi e Sandro Santroni, indagati per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose (589 e 590 c.p.).

Il Sindacato dei Militari e il PDM, sebbene con atto motivato e depositato presso la Procura in data 16.09.2021 abbiano richiesto di essere indicati tra le persone offese, attesa la natura degli scopi statutari perseguiti e i fatti delittuosi ipotizzati, nonostante non siano stati informati della richiesta di archiviazione formulata dal PM Secci, hanno proposto atto di opposizione a seguito del quale il GIP del Tribunale di Cagliari, dott. Luca Melis, ha fissato l’udienza camerale si terrà il prossimo 25 novembre.

Il Sindacato dei Militari e il PDM sono rappresentati e difesi dall’Avvocato Caterina Usala del foro di Cagliari.