Dopo aver letto le recenti dichiarazioni della ministra della difesa Roberta Pinotti sull’attuazione del “libro bianco” e sulla riorganizzazione della struttura della difesa e delle forze armate e il contenuto del ddl approvato lo scorso 10 febbraio dal Consiglio dei Ministri, siamo sempre più convinti che il prossimo governo oltre a dover risollevare il Paese devastato da anni di scelte politiche illogiche e irrazionali, dovrà anche assumersi il gravoso compito di ricostruire e riorganizzare quel che sarà rimasto delle forze armate.
Se non ci sarà un radicale cambiamento lo strumento militare nazionale sarà progressivamente e inesorabilmente destinato all’inefficienza e quindi all’incapacità di assolvere i suoi più elementari compiti istituzionali.
In questi giorni l’agire del governo e della Ministra Pinotti che ci sta confermato che l’idea che la partitocrazia ha delle forze armate non è quella di una organizzazione snella e razionale e professionale al servizio del Paese, integrata in un contesto di difesa comune europea, bensì solo quella della lottizzazione politica di un importante e vitale settore dello Stato. Una manovra celata nelle pieghe del Libro bianco ad esclusivo vantaggio delle lobby dei generali, delle industrie degli armamenti e di quelle caste che si annidano come un cancro all’interno della compagine militare e che, per accaparrarsi il potere, una proroga, qualche privilegio o semplicemente una poltrona, sono disposte a tutto come in una guerra fra bande .
Tra qualche anno speriamo di non dover ripetere come tante altre volte : “avevamo ragione”.