Domani si celebrerà il processo ad un maresciallo dell’Aeronautica militare, effettivo al 306° Gruppo Volo del 31° Stormo presso l’Aeroporto Militare di Ciampino. L’accusa formulata dalla Procura militare nei confronti del maresciallo è di “Rivelazione di notizie di carattere riservato aggravato” (articoli 91-93, 47 n. 2 del Codice Penale Militare di Pace) poiché, secondo l’accusa, «in date prossime, anteriori e successive al 05.09.2014 acquisiva copia del “manifesto passeggeri” inerente al volo addestrativo effettuato il 5.09.20 14 dal velivolo Falcon 50 matr. 62029 con nominativo IAM 3122 e tratta CIAMPINO/SESTRI e viceversa, ed effettuava uno screen-shot della nota del giorno delle missioni di Reparto, accedendo con il proprio account nei dati inseriti al sistema elettronico “sparviero” e fotografando l’immagine di una situazione transitoria collegata alla preparazione del programma giornaliero dei voli del 306° Gruppo Volo per il 05.09.2014; quindi, rivelava a terzi non legittimati la notizia riservata – racchiusa nel manifesto di volo — relativa alla presenza, tra i passeggeri, del Ministro della Difesa Sen. Roberta PINOTTI, fornendo altresì l’acquisita immagine della “nota del giorno delle missioni del 306° Gruppo Volo».
Il processo che si svolgerà domani mattina presso il tribunale militare di Roma verterà esclusivamente sulla questione sollevata dall’accusa. Come molti ricorderanno, sulla vicenda i parlamentari del Movimento 5 Stelle presentarono una denuncia a cui seguirono in brevissimo tempo le archiviazioni disposte dal tribunale dei ministri, su conforme proposta della procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, dalla procura regionale della Corte dei Conti e dal tribunale militare di Roma, su conforme proposta del pubblico ministero. Dalle carte del processo che andrà in scena domani emerge chiaramente, oltre al fatto che le informazioni relative al volo in questione non erano sicuramente riservate ed erano conosciute da una ampia pluralità di soggetti, che la missione addestrativa sulla tratta Ciampino Genova per la sera del 5 settembre 2014 era stata disposta già il giorno due settembre dalla Sala Situazione di Vertice e che fu l’ufficiale Capo Sezione Pianificazione dell’Ufficio Operazioni dell’31 Stormo in servizio quel giorno ad attribuirgli immediatamente la sigla “IAM3122” che identifica la presenza a bordo della Ministra della difesa. Sempre dalle carte processuali emerge che lo stesso ufficiale aveva ritenuto che la procedura per disporre la missione non era consuetudinaria ma non escludeva che fosse stata eseguita altre volte e precisava che solitamente l’attività addestrativa veniva programmata dai due Gruppi di volo che compongono lo Stormo. Inoltre, dalle dichiarazioni di un membro dell’equipaggio che ha effettuato il volo la sera del 5 settembre, definito di addestramento, si apprende come lo stesso non abbia escluso di essere stato informato da almeno due giorni del fatto che la ministra Pinotti sarebbe stata a bordo come passeggera. Tra gli atti del fascicolo sono anche presenti i messaggi di posta elettronica acquisiti nel corso delle indagini presso l’ufficio di Gabinetto della Ministra, sia quelli del giorno 3 settembre 2014 relativi alla prenotazione e all’emissione dei biglietti per il volo Alitalia sulla tratta Fiumicino-Genova per le ore 10:20 del giorno 6 settembre, sia quello delle ore 10:09 del 5 settembre relativo all’annullamento dei medesimi biglietti. Tra gli atti processuali vi è anche l’interrogazione presentata sulla vicenda dai parlamentari pentastellati e la risposta della Ministra che in quell’occasione, testualmente, dichiarò: “Quella sera tornavo da un vertice NATO in Galles e c’era un volo addestrativo dell’Aeronautica in partenza da Ciampino: sarebbe partito ugualmente, con me o senza di me.”.
A prescindere quindi dalle modalità di programmazione del volo di addestramento diretto a Genova su cui si è imbarcata la Pinotti, il processo sarà molto interessante per capire se sussista realmente l’accusa rivolta dalla Procura militare nei confronti del maresciallo dell’Aeronautica militare e quindi per stabilire se le notizie relative ai passaggi dati a determinati soggetti su una tratta di volo coperta da una missione addestrativa con un mezzo aereo di proprietà dello Stato siano da considerare riservate o meno. L’avvocato Giorgio Carta, difensore del Maresciallo imputato nei giorni scorsi a dichiarato di essere «fermamente convinto dell’innocenza» del suo assistito e che confida che «il processo possa chiarire che nessun addebito è ascrivibile al Maresciallo dell’Aeronautica, di ottimi precedenti di carriera, che difendo». Domani sarò presente all’udienza per seguire il dibattimento che trasmetterò nell’ambito della trasmissione “Cittadini in divisa”, la rubrica di Radio Radicale dedicata alle notizie riguardati i militari e gli appartenenti alle forze di polizia che conduco personalmente dal 2010.”. – Cosi Luca Marco Comellini, segretario del Partito per la tutela dei diritti dei militari e conduttore della Rubrica di Radio Radicale “Cittadini in divisa” ha commentato alcuni aspetti del processo che si svolgerà domani 23 maggio presso il Tribunale militare di Roma che vede imputato un maresciallo dell’Aeronautica militare accusato di aver rivelato notizie di carattere riservato relative al volo utilizzato dalla Ministra della difesa, Roberta Pinotti al suo rientro dal vertice Nato svoltosi a Cardiff in Inghilterra per rientrare a Genova la sera di venerdì 5 settembre 2014.