Se è vero che tra i diritti inviolabili dell’uomo le fondamentali libertà di espressione e di religione hanno pari dignità e meritano la stessa tutela allora occorre domandarsi per quale ragione la partecipazione ad un evento religioso di un vigile del fuoco in uniforme sia da considerarsi del tutto normale mentre quella al Roma Pride offensiva e meritevole di essere sanzionata.
Mentre sottoscrivo la petizione on line promossa sul portale web “All out” dal Roma Pride, dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e dall’Unione Sindacale di Base a favore di Costantino Saporito, è questa la domanda che mi pongo e che rivolgo al Ministro dell’Interno Marco Minniti, al Pref. Bruno Frattasi, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e al Capo del C.N.VV.F., Ing. Gioacchino Giomi in merito al caso che riguarda il vigile del fuoco Costantino Saporito, Coordinatore nazionale dell’USB VVF ritenuto colpevole di aver leso la dignità dei Corpo di appartenenza per aver partecipato ad un evento pubblico indossando la divisa di servizio.
La libertà di espressione, in ogni sua forma, è sempre lecita quando è esercitata in modo pacifico e rispettoso della legge e da quanto ho potuto apprendere direttamente dal sindacalista dell’USB e dai suoi colleghi che a quella manifestazione hanno preso parte, liberi dal servizio, così è stato. Per questa ragione, ma anche per altre che riguardano la libertà d’azione dei rappresentanti sindacali, ritengo opportuno che il procedimento disciplinare avviato nei confronti del Coordinatore Nazionale dellUSB, Costantino Saporito, debba essere immediatamente annullato.